MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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lunedì 9 luglio 2012

Santa Veronica Giuliani

Veronica è una delle più grandi mistiche nella storia della Chiesa. Nasce a Mercatello sul Metauro (PU) il 27 dicembre 1660, da Francesco e Benedetta e le viene imposto il nome di Orsola. La su vita fu scandita dal susseguirsi di fatti prodigiosi che la videro protagonista sin dalla tenerissima età. Si narra che a cinque mesi camminò da sola per recarsi in una chiesa a pregare. A sette mesi parlò per ammonire un negoziante. A due anni cominciò a godere delle visioni di Gesù e Maria. All'età di sei anni sentì nel cuore il grande desiderio di patire per amore di Gesù. All'età di 17 anni entra nel Monastero delle Cappuccine di Città di Castello in provincia di Perugia.  Qui continuano i grandi doni mistici, grazie, privilegi, visioni, estasi, carismi singolari che Dio elargisce incessantemente alla sua "diletta", fino al dono delle stimmate. In particolare i fenomeni mistici, che in lei si verificarono, furono controllati a lungo e severamente dalle autorità competenti. Dal 1695 al 27-2-1727, nonostante la grandissima ripugnanza che provava, la santa scrisse, senza rileggerle, in un Diario le fasi e le esperienze della sua vita interiore per obbedienza al vescovo, Mons. Eustachi, e al confessore del monastero, il P. Ubaldo Antonio Cappelletti, filippino. Riempì 21.000 pagine raccolte in 44 volumi, pubblicati dal 1895 al 1928 dal P. Luigi Pizzicarla SJ. Proprio a causa di questi eventi soprannaturali ebbe molto a soffrire, trattata come folle, simulatrice e bugiarda. A questi patimenti univa i suoi sacrifici, le sue mortificazioni e aspre penitenze, confidando nell'aiuto del Signore. Veronica viene eletta Badessa del Monastero, carica che ricopre per undici anni. Muore il 9 luglio 1727, un venerdi santo, dopo 33 giorni di malattia. Nel suo cuore furono trovati scolpiti gli emblemi della Passione e la trafittura da parte a parte. Veronica è santa dal 26 maggio 1839. 

Oggi la Santa Chiesa ricorda anche i Santi Martiri Cinesi che trovate qui  

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