MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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lunedì 13 agosto 2012

Beato Marco d'Aviano

Carlo Domenico Cristofori nasce ad Aviano in provincia di Pordenone il 17 novembre 1631. Ancora giovinetto i genitori lo affidano al Collegio dei Gesuiti di Gorizia per farlo studiare, dopo che un precettore gli aveva dato una prima istruzione. Da qui, un giorno, lasciandosi prendere dall'entusiasmo, fugge con l'intento di andare a convertire i Turchi. Dopo due giorni di cammino bussa alla porta del Convento dei Cappuccini di Capodistria. Qui comprende la chiamata del Signore e il 21 novembre 1648 veste l'abito francescano ed assume il nome di Marco. Nel 1655 viene ordinato sacerdote. Presto la sua fama di grande ed appassionato predicatore e taumaturgo raggiunge l'intera Europa, tanto da essere chiamato da vari vescovi perchè svolga opera di predicazione. Il beato Marco diventa un instancabile viaggiatore, dovunque egli predichi, piazze, chiese (Anversa, Augusta, Colonia, Magonza, Salisburgo, Worms) si raduna, intorno a lui, una folla immensa accorsa per ascoltarlo ed anche strappargli gli abiti di dosso per avere una sua reliquia, dato che era ritenuto da tutti un santo. Anche Governanti ed Imperatori lo richiedono, e nel 1680 lo troviamo in Tirolo, Baviera ed in ultimo a Vienna come consigliere dell'Imperatore Leopoldo I d'Asburgo. Nel 1681 è nelle Fiandre, in Svizzera ed in Germania. Intanto i Turchi, comandati da Mustafà il Nero, generalissimo di Maometto IV, stanno avanzando verso la città di Vienna. Il Santo Padre Innocenzo XI, di fronte al timore della caduta della città in mano ai musulmani, invia Padre Marco per rinsaldare l'alleanza tra gli eserciti cristiani, capitanati dal grande Giovanni Sobieski ed inviati a combattere per la difesa della Cristianità. Padre Marco incita i soldati a chiedere l'aiuto divino per ottenenere la vittoria che arriva il 12 settembre 1683: Vienna viene liberata dall'assedio e i Turchi sconfitti. Padre Marco viene acclamato come il 'liberatore dell'Europa', con le sue predicazioni continua a dare forza, slancio e coraggio ai soldati cristiani, provocando la definitiva sconfitta degli islamici con le battaglie di Budapest (1684-1686), Neuhäusel (1685), Mohacz (1687), Belgrado (1688) e con la pace di Karlowitz (1689).
Terminate le guerre Marco d’Aviano riprende instancabile la sua opera pastorale. Nel 1699, riparte, ormai a 68 anni, di nuovo per Vienna, nonostante sia logorato da un tumore.
Il 25 luglio è costretto a letto e, assistito dall’Imperatore Leopoldo I, il 13 agosto 1699 rende l'anima a Dio; dopo solenni funerali viene sepolto nella cripta dei Cappuccini di Vienna, accanto alle tombe degli imperatori asburgici; il suo sepolcro divenne subito visitatissimo dai fedeli.
La sua figura poco ricordata in Italia, invece si studia a scuola in Austria e nell’Europa dell’Est. Papa Pio X firmò il decreto d’introduzione della causa di beatificazione e il 27 aprile 2003 è stato beatificato in Piazza s. Pietro a Roma, da papa Giovanni Paolo II.

 
      

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