MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

post scorrevoli

lunedì 4 novembre 2013

San Carlo Borromeo, vescovo

Carlo nasce ad Arona in provincia di Novara, nella Rocca dei Borromeo, padroni e signori del Lago Maggiore e delle terre rivierasche, il 2 ottobre del 1538. E' il secondo figlio del Conte Gilberto e Margherita dè Medici, sorella di Papa Pio IV, quindi, secondo l'uso delle famiglie nobiliari, viene tonsurato a 12 anni. Carlo non disdegna affatto la sua condizione di uomo avviato alla carriera ecclesiastica, anzi si impegna con profitto e grandi capacità morali, spirituali ed intellettuali. Studia diritto canonico e civile a Pavia, dove si laurea in utroque iure nel 1559.  Lo zio materno  Giovanni Angelo dè Medici viene eletto papa il 26 dicembre 1559 col nome di Pio IV e lo chiama a Roma affidandogli la direzione degli affari più importanti della Chiesa e creandolo cardinale di Santa Romana Chiesa a soli 22 anni. Nel 1562 muore improvvisamente il fratello Federico, il primogenito della famiglia e a Carlo viene consigliato di lasciare l'ufficio ecclesiastico e di sposarsi per non estinguere la dinastia familiare. Carlo invece preferisce lo stato ecclesiastico e decide di farsi ordinare sacerdote e nel 1563 a 25 anni viene consacrato vescovo. Nel 1566 lascia la corte pontificia e prende possesso della Diocesi di Milano. Si dedica alle anime, alla restaurazione e moralizzazione del clero e degli ordini religiosi, nonché alla loro formazione religiosa. Fonda seminari, edifica ospedali e ospizi, è organizzatore e ispiratore di confraternite religiose, di opere pie, di istituti benefici. Dona, inoltre, a piene mani, le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. San Carlo Borromeo è uno dei più grandi Vescovi nella storia della Chiesa: grande nella carità, grande nella dottrina, grande nell'apostolato, ma grande soprattutto nella pietà e nella devozione.
"Le anime - diceva- si conquistano con le ginocchia". Si conquistano cioè con la preghiera e la preghiera umile. San Carlo Borromeo fu uno dei maggiori conquistatori di anime di tutti i tempi. Carlo è di fibra molto robusta, si sottopone a grandi fatiche, mangia e dorme poco, fino a logorarsi completamente. Il 3 novembre 1584, il titanico e santo Vescovo di Milano crolla sotto il peso della sua insostenibile fatica, ha soltanto 46 anni.
 

Nessun commento:

Posta un commento