MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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giovedì 27 marzo 2014

Beato Francesco Faà di Bruno, sacerdote

Francesco Faà di Bruno, ultimo di dodici fratelli,  nasce ad Alessandria il 29 marzo 1825 da genitori nobili e benestanti che lo educano cristianamente. Francesco resta orfano di madre a nove anni. Dopo aver frequentato il collegio dei Padri Somaschi a Novi Ligure, avrebbe desiderato seguire l’esempio dei fratelli religiosi ma, consigliato da una zia, entrò a quindici anni nell’Accademia militare di Torino, emulando così il fratello Emilio. A ventitré anni partecipa alla Prima Guerra d’Indipendenza come aiutante di campo del principe ereditario Vittorio Emanuele.
Per un periodo viene nominato precettore dei figli del Re Vittorio Emanuele II, ma dopo il rientro a Torino da Parigi, nel 1851, dove aveva studiato per conseguire la licenza in Scienze Matematiche ed Astronomia, gli viene revocato l'incarico. Dopo essersi dimesso dall'esercito, si dedica alle opere di carità, soprattutto in difesa delle donne e delle ragazze madri. Apre il 2 febbraio 1859 la Pia Opera di s. Zita e la pone sotto la protezione della Santa lucchese. Nel 1861 viene nominato dottore aggregato alla Facoltà di Scienze fisiche e matematiche e tre anni dopo inizia ad insegnare topografia, geodesia, trigonometria nella Scuola d’Applicazione dell’esercito. Nel 1864 comincia la costruzione di una chiesa dedicata a Nostra Signora del Suffragio dedicato ai Caduti di tutte le guerre, luogo di preghiera per le anime dei defunti. La Chiesa viene benedetta il 31 ottobre 1876. All'età di  cinquantuno anni, Francesco decide di diventare sacerdote, realizzando quella vocazione che per tanti anni aveva custodito nel cuore. Don Bosco lo sostiene. Viene ordinato a Roma il 22 ottobre 1876.
Francesco è stato anche uno scienziato, inventò un barometro differenziale a mercurio, uno scrittoio per ciechi, che fu premiato in alcune esposizioni universali, uno svegliarino elettrico e uno ellipsigrafo. Nel 1867 pubblicò un saggio scientifico sulla teoria delle forme binarie. Visse non senza contraddizioni il periodo risorgimentale, considerandolo necessario, era però angustiato dagli attacchi alla Chiesa. Era un uomo di preghiera, “un asceta cittadino”, tra i primi ad introdurre le adorazioni notturne in città. Nel 1868 nasce la Congregazione alle Suore Minime di N. S. del Suffragio. Le chiamò Minime in omaggio del suo Patrono s. Francesco di Paola.  Al Beato si devono opere non solo scientifiche ma anche teologiche. Amava studiare e documentarsi, conosceva l’inglese, il tedesco ed il francese; era solito affermare: “l’istruirmi e l’essere utile agli altri, sono i cardini della porta della mia felicità”. Muore a Torino il 27 marzo 1888, due mesi dopo l’amico don Bosco. Francesco Faà di Bruno è stato beatificato il 25 settembre 1988. Le sue reliquie sono venerate nella Chiesa di N.S. del Suffragio annessa alla Casa Madre dell’Istituto. Un museo raccoglie i suoi ricordi, libri antichi, molti strumenti scientifici e alcune sue invenzioni. Le Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio sono oggi missionarie in diverse paesi del mondo, nello spirito che il Fondatore ha racchiuso nel suo motto: PREGARE, AGIRE, SOFFRIRE.