MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

post scorrevoli

giovedì 21 agosto 2014

San Pio X, Papa

Papa Pio X, al secolo Giuseppe Sarto, nasce a Riese in provincia di Treviso il 2 giugno 1835 da un'umile famiglia. Suo padre, Giovanni Battista Sarto  è un messo comunale e sua madre Margherita Sanson si occupa della famiglia che nel tempo si ingrandirà contando ben dieci figli. Le poveri condizioni della famiglia non scoraggiano Giuseppe che, dotato di grande forza di carattere e volontà tenace, sin da bambino, percorre a piedi, a volte anche scalzo, la strada che conduce da Riese a Castelfranco, per frequentare la scuola. Dotato di predisposizione allo studio, viene aiutato da alcuni sacerdoti e poi dal patriarca di Venezia, che gli offrì un posto gratuito nel Seminario di Padova.
Quando aveva 17 anni, nel 1852, muore il padre e gli amministratori del piccolo Municipio di Riese, per aiutare la numerosa famiglia, offrono al giovane Giuseppe l’impiego occupato dal padre.
Ma l’eroica madre Margherita, rifiuta l’offerta, perché il ‘Bepi’ deve seguire la sua vocazione sacerdotale; lei col suo lavoro di sarta avrebbe portato avanti tutta la famiglia, lavorando notte e giorno. Così Giuseppe viene ordinato sacerdote a 23 anni ed assegnato ad una piccola parrocchia di campagna come cappellano dove rimane per nove anni. In seguito viene nominato parroco a Salzano. Nel novembre 1875 il vescovo di Treviso lo chiama presso di sé nominandolo Canonico della Cattedrale, Cancelliere della Curia Vescovile, Direttore spirituale del Seminario; incarichi di prestigio per il giovane sacerdote Giuseppe Sarto.
Adempiva ai suoi compiti con dedizione e competenza e recuperava le forza con appena 4-5 ore di sonno. Il suo modo di agire, pieno di comprensione verso gli altri e il suo amore particolare per i poveri, gli guadagnarono l’affetto e la stima di tutti, cosicché nessuno si meravigliò quando nel settembre 1884, papa Leone XIII lo nomina vescovo di Mantova e il 12 giugno 1893 cardinale, Patriarca di Venezia. Il 3 agosto 1903 viene eletto Papa, all'età di 68 anni. Il Papa segue una linea di condotta di continuità con i due lunghissimi pontificati di Pio IX e Leone XIII che l’avevano preceduto.
Suo Segretario di Stato sarà il card. Merry del Val, già suo segretario personale, con il quale si dedica ad una riaffermazione ben chiara dei diritti della Chiesa e ad una strategia ad ampio raggio per ristabilire l’ordine sociale secondo il volere di Dio. Il suo motto è infatti: 'Instaurare omnia in Christo'.
'Davanti ai grandi progressi di un liberalismo prevalentemente antireligioso, di un socialismo prevalentemente materialista e di uno scientismo presuntuoso, Pio X avverte la necessità di erigere il papato contro la modernità, spezzando ogni tentativo di avviare un compromesso efficace tra i cattolici e la nuova cultura.
Con l’enciclica “Pascendi” del 1907 condanna il ‘modernismo’; in campo politico riprende la linea intransigente di Pio IX, che  considerava la separazione della Chiesa dallo Stato come un sacrilegio, gravemente ingiuriosa nei confronti di Dio al quale bisogna rendere non solo un culto privato ma anche uno pubblico.
La riaffermazione del potere papale, dopo le vicissitudini della caduta dello Stato Pontificio, portarono con il pensiero di Pio X ad identificare l’istituzione papale con la Chiesa intera, la Santa Sede con il popolo di Dio.
Pio X che amava presentarsi come un “buon parroco di campagna” aveva in realtà notevoli doti e non era affatto sprovvisto di cultura, leggeva numerose opere, parlava e leggeva il francese, possedeva un gusto artistico e protesse i tesori d’arte della Chiesa; cultore della musica, amò il canto liturgico.
Uomo di grandezza morale, viveva in Dio e di Dio, esercitava le virtù cristiane fino all’eroismo, con una umiltà diventata la sua seconda natura senza la minima ostentazione; una effettiva povertà e un atteggiamento di distacco di fronte a se stesso che non abbandonava mai; una fede e una fiducia nella Provvidenza origine di quella serenità interiore che si poteva ammirare in lui; inoltre una carità che destava la meraviglia dei dignitari del Vaticano' (Antonio Borrelli).
 
Pio X è ricordato per le grandi riforme nella Chiesa, per le encicliche, per la stesura del catechismo, detto appunto di san Pio X e per la lotta al modernismo. Soffre moltissimo per i venti minacciosi di guerra che soffiano sull'Europa e, dopo l'attentato mortale avvenuto a Sarajevo ai danni dell’arciduca ereditario Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia, il 28 giugno 1914, le sue condizioni di salute peggiorarono velocemente.
Muore la notte tra il 20 ed il 21 agosto del 1914.
 
In vita era indicato come un “Papa Santo”, perché correva voce di guarigioni avvenute toccando i suoi abiti, ma lui sorridendo correggeva: “Mi chiamo Sarto non Santo!”.  Viene beatificato il 3 giugno 1951 da papa Pio XII e proclamato santo dallo stesso pontefice il 29 maggio 1954; la sua urna si venera nella Basilica di S. Pietro.