MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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giovedì 17 settembre 2015

San Francesco Maria da Camporosso, francescano

Giovanni nasce a Camporosso, un paesino in provincia di Imperia, sulla riviera ligure di Ponente, il 27 dicembre 1804. Sua madre Maria Antonia lo istruisce nelle fede e nella pietà.
Ancora ragazzo, si occupa del piccolo gregge paterno e, fattosi grandicello, aiuta il padre nel duro lavoro dei campi.
All'età di 17 anni, udita la voce di Dio, entra tra i frati Minori Conventuali in qualità di terziario. Ma dopo fervorose preghiere alla Beata Vergine e col consiglio di illuminati religiosi abbraccia la vita religiosa fra i Minori Cappuccini, entrandovi come novizio il 7 dicembre 1825 col nuovo nome di Francesco Maria.
Finito il noviziato viene mandato presso il convento della SS. Concezione di Genova, dapprima come aiuto nella cucina e come infermiere, poi come questuante, nel quale ufficio trascorre circa 40 anni cioè quasi tutta la sua vita di religioso. Qui si distingue per bontà, operosità, modestia, grazia, umiltà, dolcezza, tanto da esercitare un fascino straordinario su quanti l’avvicinavano, che ben presto iniziarono a chiamarlo 'Padre Santo'.
Nell'estate del 1866 scoppia a Genova la peste ed il Padre offre al Signore la sua vita in olocausto onde far cessare la furiosa epidemia. Il 17 settembre di quello stesso anno rende la sua anima santa a Dio.