MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

post scorrevoli

mercoledì 22 febbraio 2017

Santa Margherita da Cortona, mistica

Margherita nasce a Laviano, un paesino in provincia di Pisa, nel 1247, da una povera famiglia di contadini. Diventa presto orfana di mamma, suo padre si risposa e Margherita viene allevata da una matrigna gelosa e bisbetica, in mezzo a maltrattamenti ed angherie. Essendo molto bella è ammirata e corteggiata e all'età di 17 anni scappa di casa per realizzare il suo sogno d’amore con un giovane nobile di Montepulciano, Raniero dei Pecora, signori di Valiano, che la porta con sé nel suo castello e la fa sua amante per nove anni, ma che non la sposa, nemmeno quando dalla loro unione nasce un figlio. Raniero nel 1273, durante una battuta di caccia viene assassinato. Si dice che sia stato un cagnolino ad aiutare Margherita a ritrovarne il cadavere. Subito dopo il funerale la famiglia di lui la caccia sdegnosamente di casa insieme al figlio e così Margherita, da un giorno all’altro, passa dalle agiatezze di una vita mondana e dispendiosa alle misere condizioni di una ragazza madre, senza un tetto e senza di che mangiare. Va a stabilirsi a Cortona, trovando una casa e un lavoro come ostetrica, e qui avviene la sua metamorfosi. Conquistata dall’ideale francescano affida la cura del figlio ai frati minori di Arezzo e nel 1277 divenne terziaria e oblata francescana per dedicarsi agli ammalati poveri, visitandoli e curandoli a domicilio. Raduna attorno a sé un gruppo di volontarie e insieme a loro organizza una rete fittissima di carità per chiunque abbia bisogno di aiuto e così nel 1278 apre il primo ospedale per i poveri di Cortona. L’assistenza è assicurata dalla confraternita delle Poverelle e dai Mantellati, per la quale ha scritto gli Statuti di chiara impronta francescana ed alla quale, soprattutto, offre la testimonianza della sua vita interamente votata ai più deboli. Scende in piazza, quando è necessario, per pacificare gli animi e per rasserenare il turbolento clima politico del suo tempo, ma, soprattutto, Margherita si dedica ad una intensa vita di preghiera e ad una grande penitenza, che la portano alle più alte vette della mistica, nella Rocca sopra Cortona, dove ha ricavato una piccola cella in cui vive gli ultimi anni in meditazione e solitudine. Qui muore il 22 febbraio 1297, ad appena 50 anni. Nel 1728 papa Benedetto XIII la proclama santa. Il suo corpo incorrotto è custodito a Cortona.

martedì 7 febbraio 2017

San Giovanni da Triora, martire


San Giovanni da Triora, al secolo Francesco Maria Lantrua nasce a Molini di Triora (Imperia) il  15 marzo 1760.
Figlio di Antonio Maria Lantrua e Maria Pasqua Ferraironi di famiglia benestante. Frequentò le scuole dei Barnabiti a Porto Maurizio dove nacque la sua vocazione. Con fatica ottenne il permesso di recarsi a Roma dove ad accoglierlo trova un altro ligure, Luigi da porto Maurizio, provinciale dei francescani. Il 9 marzo 1777 indossò il saio e iniziò l'anno di prova con il nome di frate Giovanni. Fu ordinato sacerdote nel 1784 e divenne insegnante di Teologia a Tivoli e Tarquinia. Successivamente gli vienne assegnata la responsabilità di Guardiano dei conventi di Tarquinia, Velletri e Montecelio. Nel 1799 partì missionario per la Cina, dopo 8 mesi di viaggio arrivò a Macao e dopo un periodo di formazione nel quale fece propria la cultura cinese, imparò il cinese e a portare abiti locali, incominciò la sua opera di evangelizzazione nella provincia dello Hunan; l'attività fu portata avanti con relativa tranquillità fino al 1815, quando venne denunciato al Mandarino perché la sua attività è considerata sovversiva. Il 26 luglio 1815, dopo aver celebrato la sua ultima Messa, venne arrestato assieme ad altri fedeli cinesi, torturato per fargli rinnegare la propria fede e tenuto in carcere nella città di Changsha nello Hunan, dove patì duri tormenti.
Il 7 febbraio 1816 vienne condotto al patibolo e prima di essere giustiziato si segno e si inchinò profondamente, al modo dei cattolici cinesi, per cinque volte, a significare il ringraziamento alla Santissima Trinità per la creazione, la redenzione, la vocazione alla fede, la grazia dei sacramenti e per le grazie ricevute, dopodiché venne legato ad una croce e strangolato. Il corpo venne da prima trasportato e sepolto nella Cattedrale di san Paolo a Macao e successivamente traslato a Roma nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli, dove si trova tuttora.
Tratto da QUI